La Giuria

Marco Amenta

Marco Amenta, palermitano, è regista, sceneggiatore e direttore della fotografia. Dopo gli inizi come fotogiornalista per Il Giornale di Sicilia e per importanti testate nazionali, si trasferisce a Parigi, dove lavora per l’agenzia Gamma e per diversi settimanali francesi. Dopo la laurea in Cinematografia presso l’Università Paris 8, realizza cortometraggi in pellicola e reportage internazionali, tra cui Born in Bosnia e Lettre de Cuba, quest’ultimo vincitore del premio Rouletabille per giovani registi.
Nel 1995 fonda la casa di produzione francese Odissea, con cui realizza il documentario Diario di una siciliana ribelle (1998), ispirato alla storia di Rita Atria. Nel 2005 firma Il fantasma di Corleone, docu-fiction su Bernardo Provenzano, candidato ai Nastri d’Argento. Mentre nel 2009 esordisce come regista di finzione con La siciliana ribelle, presentato che ottiene 21 premi internazionali e viene distribuito in oltre 30 paesi.
Nel 2021 dirige Tra le Onde, un road movie struggente e poetico che racconta l’amicizia tra due giovani ai margini. Nel 2024 presenta Anna, intenso ritratto femminile ambientato nella Sardegna rurale. Amenta è fondatore della casa di produzione EUROFILM e continua a sviluppare opere dal forte impegno civile.

Roberta Torre

Roberta Torre, milanese, è una regista, sceneggiatrice e autrice teatrale italiana. Laureata in Filosofia alla Statale di Milano, si è specializzata in drammaturgia alla Scuola d’arte drammatica Paolo Grassi e, successivamente, in regia cinematografica alla Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti. Ha conquistato l’attenzione del pubblico e della critica con il suo esordio nel lungometraggio, Tano da morire (1997), un musical ironico e originale ambientato nella Palermo mafiosa, che le ha valso numerosi premi tra cui il David di Donatello (miglior regista esordiente), il Nastro d’Argento (miglior regista esordiente) e il Premio Luigi De Laurentiis alla Mostra del Cinema di Venezia.
Nel corso della sua carriera ha sviluppato uno stile unico, costanmtemente in bilico tra realismo e sperimentazione visiva, mescolando linguaggi e generi con grande libertà espressiva. Tra i suoi film più noti, Angela (2002), con Donatella Finocchiaro, Mare nero (2006), I baci mai dati (2010) e Riccardo va all’inferno (2017), un musical dark ispirato al Riccardo III shakespeariano.
Il suo cinema è spesso centrato su figure femminili complesse e marginali, trattando temi come identità, ribellione, e appartenenza sociale. Torre ha lavorato anche in ambito teatrale e televisivo, confermando la sua versatilità come narratrice visiva e il suo sguardo fortemente personale e poetico sulla realtà.

Uberto Pasolini

Uberto Pasolini, romano, è regista, sceneggiatore e produttore. Nipote del grande Luchino Visconti, ha iniziato la sua carriera nel Regno Unito nel settore della produzione cinematografica, lavorando per la Working Title Films e la BBC. Il successo internazionale arriva con The Full Monty (1997), da lui prodotto, che ottiene premi prestigiosi come il BAFTA e una nomination all’Oscar per il miglior film.
Come regista, Pasolini si distingue per uno stile sobrio, essenziale e profondamente umano. Esordisce con Machan – La vera storia di una falsa squadra (2008), commedia sociale basata su un fatto realmente accaduto, seguita da Still Life (2013), raffinata riflessione sulla solitudine e la dignità, e Nowhere Special – Una storia d’amore (2020), struggente racconto di un padre malato terminale in cerca di una nuova famiglia per il proprio figlio.
Nel 2024 ha diretto Itaca – Il ritorno, con Ralph Fiennes e Juliette Binoche, presentato in anteprima al Toronto International Film Festival. Con questo film, Pasolini conferma la sua vocazione per un cinema d’autore intimo e universale, capace di raccontare la fragilità umana con straordinaria delicatezza e autenticità.

Paolo Pintacuda

Paolo Pintacuda, nato a Bagheria, è uno scrittore e sceneggiatore cinematografico italiano, figlio del fotografo Mimmo Pintacuda, amico e ispirazione per il personaggio di Alfredo in Nuovo Cinema Paradiso. Ha ricevuto riconoscimenti come il Premio Solinas per Scuru e ha co-sceneggiato film come Il bambino di Vetro (2015), Tuttapposto (2019) e So tutto di te (2023).

Anna Fici

Anna Fici è docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso l’Università di Palermo.
Da molti anni si occupa di Fotografia. Ha al suo attivo numerose personali. Predilige, in maniera non esclusiva, il reportage a sfondo sociale in bianco e nero e la foto di scena, teatrale e cinematografica. Nella pratica fotografica ha cercato di mettere insieme tutte le sue passioni: il teatro che ho vissuto per molti anni in qualità di aiuto regia; il movimento che ho tanto amato nella danza ma che caratterizza la realtà in generale, rendendola sempre unica e viva.
Nel 2002 il suo lavoro Facce di Ballarò è stato premiato all’Internazionale di Fotografia di Solighetto (Treviso).
Nel 2003, un suo porfolio in Polaroid manipolate in fase di sviluppo sul World Festival on the Beach di Mondello (Palermo), ha vinto il Photocontest ed è stato pubblicato dalla rivista Il Fotografo.
Qualche anno più tardi, un altro suo lavoro a colori sulla medesima manifestazione ha vinto il premio della critica.
Nel 2007 un ulteriore reportage in bianco e nero ha vinto il Photocontest del World Festival on the Beach.
Tra il 2007 e il 2011 ha esposto in più ambiti un lavoro – Tam Tam Tamil – dedicato alla popolazione Tamil di Palermo.
Dal 2011 ha lavorato alla produzione del film per le sale cinematografiche Ore diciotto in punto, per la regia di Giuseppe Gigliorosso. Oltre ad aver collaborato alla stesura della sceneggiatura, ne ha in particolare realizzato le foto di scena e di back stage, insieme a Giancarlo Marcocchi.
Nel 2015 ha fondato insieme ai colleghi fotografi Giancarlo Marcocchi, Carlo Columba, Lorenzo Maria D’Acquisto e Maria Cardamone, il collettivo fotografico PolpolessoLab, realizzando con loro due differenti iniziative: una Rassegna fotografica che è stata ospitata dalla Galleria XXSapertoalcontemporaneo dal titolo: “5 Autori verso una Fotografia di Confine” che ha previsto una mostra per ciascuno dei fondatori. Anna Fici ha proposto per l’esposizione una collezione di Polaroid manipolate dal titolo. “Palermo. Polaroid Art”.

Nico Bonomolo

Nico Bonomolo, nato a Palermo nel 1974, è un regista e artista visivo italiano. Si è affermato nel panorama internazionale grazie ai suoi cortometraggi d’animazione, tra cui Confino (2016), candidato agli Oscar, e Maestrale (2021), vincitore del David di Donatello. Le sue opere, caratterizzate da uno stile pittorico originale, affrontano temi universali legati all’identità, alla memoria e alla condizione umana.